MARIAROSARIA FONTE (dicembre 1999)
(Nata a Nardò l’11 febbraio 1976, vive nella stessa città. Telefono n. 0833571568).

Parlare di Mirella è un compito molto difficile, perché non penso ci siano parole adatte a descrivere una persona così meravigliosa. Comunque cercherò di farlo.
Mi chiamo Mariarosaria e ho 23 anni, il Signore mi ha dato il privilegio di conoscere Mirella circa 13 anni fa, quando lei aveva appena 22 anni. Appena entrai nella sua camera la mia prima impressione fu quella di essere in Paradiso.
Quello che mi colpì di Mirella fu che non si andava a trovare  una ragazza sofferente, infatti sapeva accettare la sofferenza con gioia, per offrirla al suo Signore con amore, per riparare le offese degli uomini, aiutare la chiesa, i sacerdoti. Pregava incessantemente per tutti noi, in particolare per coloro che andavano a trovarla e chiedevano preghiere, consigli, per poter proseguire il cammino della vita, con serenità, coraggio e forza e quindi superare gli ostacoli che spesso si incontrano. In poche parole era una persona non comune, che ti sapeva trasmettere serenità, gioia, voglia di vivere, una ragazza dolce, ma non si trattava di una dolcezza terrena, ma celestiale. 
Non riuscivo a staccarmi da lei; quando ero in camera sua tutti i problemi, le ansie, tutte le cose del mondo, tutto ciò che era fuori da lì, mi sembravano cose lontane, vane, incapaci di trovare posto nella mia mente, ero concentrata su di lei, sulle cose di Dio. I suoi discorsi erano concentrati totalmente ed esclusivamente su Dio Padre, Gesù, la Madonna, i Santi, aveva sempre scolpito nella sua mente l’ immagine del Crocifisso.

 

Ella pur avendo frequentato la scuola elementare e forse anche la media aveva un’istruzione perfetta, infatti le sue parole erano talmente profonde che sembravano non uscire da una ragazza poco colta, le sue erano frasi, secondo me suggerite dallo Spirito Santo.
Lei attingeva i doni dal Signore e non era egoista da tenerli per sé, ma era contenta di donarli a tutti noi, arricchendoci e sapendo fare accrescere nel nostro amore per Lui, raccontandoci episodi e i tanti prodigi che era capace di compiere per il forte amore che nutriva per tutti gli uomini, e in particolare per i peccatori, gli ultimi, gli umili.
Poi quando conobbi Mirella pensavo sempre a lei, ogni volta che avevo qualche problema, qualche preoccupazione, qualche pensiero che mi turbava mi rivolgevo a lei. Per esempio le telefonavo: “pronto Mirella, per favore prega per me che domani devo sostenere un esame”, e lei subito mi rassicurava, con la sua dolcezza dicendomi di stare tranquilla che tutto sarebbe andato bene e quello che diceva si avverava sempre.
Un altro episodio: ero fidanzata, ma purtroppo era un fidanzamento che da diverso tempo lasciava presagire che non poteva andare a buon fine, tentavo sempre di interromperlo, ma purtroppo non riuscivo a farlo; telefonai a Mirella disperata e chiesi di pregare per me. Riuscì a tranquillizzarmi subito e mi disse che questa volta non sarebbe stata come tutte le altre e che il Signore mi avrebbe dato la forza di lasciarlo e definitivamente, così fu.

 

Un altro dono che il Signore aveva fatto a Mirella era quello di vedere nell’animo di una persona (infatti, si accorgeva quando una persona andava a trovarla per curiosità, e in tal caso ne soffriva chiudendosi nel silenzio) e di conoscere fatti di cui nessuno poteva essere a conoscenza, se non l’interessato. Quest’estate, intorno a luglio, andammo a trovare Mirella, come di frequente, e ad un certo punto chiese alla mia mamma se qualcosa non andava La mamma rispose che tutto andava bene, ma purtroppo a Mirella le bugie non le si potevano dire, perché subito disse che sentiva dentro di lei che una determinata persona (fece nome) aveva dato un dispiacere a mia madre. La mamma rimase sbalordita perché quel fatto non lo aveva raccontato a nessuno.
Potrei scrivere tantissimi altri episodi, ma purtroppo non mi posso dilungare. La santità di Mirella, secondo me, negli ultimi tempi andava accrescendo sempre di più. Parlando negli ultimi mesi della sua vita, dicevamo a Mirella che non ci poteva lasciare da soli, perché senza di lei non riuscivamo a stare (chi ci avrebbe sostenuti?, chi riusciva a consigliarci  con le parole suggerite dallo Spirito Santo?), ma lei subito ci rispose che da lassù avrebbe fatto molto di più, che ci avrebbe aiutati in tutti i nostri problemi, e che ci avrebbe aspettati per aprirci le porte del Paradiso.

 

Dal giorno che è morta io l’ ho sentita sempre più vicina a me, mi sento protetta perché adesso che è vicino a Gesù, la Madonna,  i Santi, intercede per tutti noi e intervenire in tutti i nostri bisogni.
Non finirò mai di ringraziare il Signore per avermi fatto conoscere Mirella. Lei mi ha insegnato a pregare, ad amare la preghiera, ad accettare le situazioni che alle volte non si possono cambiare ed a dire “si vede che doveva andare così”.
Ah! Dimenticavo, un ultimo segno della sua santità per me è stato quando, dopo la celebrazione del funerale, siamo arrivati nella sala mortuaria e nel momento in cui hanno riaperto la bara il corpo di Mirella ha emanato un profumo di rose, un profumo di Paradiso.

 

Mirella, grazie di tutto
ti voglio bene e rimarrai sempre nel mio cuore.
Per favore continua a pregare per noi.