FRANCESCO CHIRIVI’ (16/01/2000)
(Nato a Ugento il 17 settembre 1957, vive nella stessa città in via Indipendenza. Cellulare 3339806318).

Carissimi genitori di Mirella,
il ricordo di Vostra figlia, ora che lei non c'è più, per me è ancor più vivo. Ho la sensazione di sentirla sempre vicina. Mirella è stata una persona molto importante che, nel momento meno roseo della mia vita, si è manifestata come un faro luminoso ove ho potuto attingere i suoi preziosi riflessi.
Il giorno che ho conosciuto per la prima volta Mirella, è stato l’ 8 febbraio 1999, e in quella circostanza mi accompagnò il mio amico Luca, un ragazzo infermo dalla nascita. Davanti alla sua figura rimasi sbalordito per le parole di conforto che ebbe per me dopo averle detto che sarei andato a Santa Maria di Leuca per il 16° Corsillo (pronunziò, con voce dolce e rassicurante, la seguente frase : “vai tranquillo e non aver paura perché la Madonna è molto contenta del passo che stai per fare e per questo ti assisterà”.

 

Il primo giorno di Corsillo volevo tornarmene a casa, poi mi vennero in mente le parole di Mirella... e così conclusi l'intero periodo (tre giorni).
Tornai a rendere visita a Mirella per ringraziarla di quanta gioia aveva ricevuto il mio freddo e sperduto cuore durante il Corsillo. Ma per me l'emozione più grande arrivò quando lei, a quelle mie parole, piangendo, affermò : “non devi ringraziare me, ma la Madonna che ti è stata vicino; rivolgi a Lei le tue preghiere e prosegui, senza paura, il tuo cammino di conversione”.
Le mie visite a Mirella si fecero più assidue e ogni volta era un messaggio di pace che il mio interiore riceveva dalle sue parole. La sera del 31 marzo1999, resi visita a Mirella e, nell'occasione, le lessi un mio pensiero dedicato alla Madonna, dal titolo :”Alla Madre Celeste”. Mi chiese, in presenza del mio amico Luca, di recitargliela ancora una volta... e poi, piangendo, esclamò: “bellissima!”.
Essendo molto amico di fra Celestino della Croce, del Convento dei Frati Minori Rinnovati della Madonna del Casale di Ugento, attualmente trasferito nel Convento di Pettineo (Messina), andavamo insieme per dare il Sacramento della Comunione a Mirella; ogni volta mi chiedeva di recitarle la mia poesia e di pregare la Madre Celeste per lei che stava molto male.

 

Il  giorno del mio onomastico, 4 ottobre 1999, festa di San Francesco d'Assisi, ebbi la triste notizia della morte di Mirella e ne rimasi addolorato. Assorto nei miei pensieri, guardavo meravigliato il colore roseo di Mirella, tanto che mi sembrò che dormisse (non era il colorito pallido di un morto “normale”). Tornai sulla mia osservazione più volte e in orari diversi, e quel viso era sempre dello stesso colore “roseo” fino al momento dei suoi funerali.
Arrivò l'istante prima che la salma della povera Mirella fosse seppellita, mi avvicinai per darle L'ultimo saluto, e mi accorsi che il viso e le mai erano ancora di colore “roseo”. Preso dalla curiosità, toccai ripetutamente e delicatamente quelle mani e presi atto che erano di una morbidezza sorprendente. Più volte avevo preso quelle mani tra le mie quando con Mirella pregavo e le recitavo “alla Madre Celeste”. Quella morbidezza e quel colorito mi sono rimasti impressi.
Ora nella mia solitudine prego la tua anima di starmi sempre vicino e rivolgo il mio pensiero dedicato alla Madre Celeste che ti assista nel Regno dei cieli.
Grazie Mirella per le emozioni che hai trasmesso al mio cuore.