LUCIA DA MARTANO (22/12/1999)

Mi chiamo Lucia e ho conosciuto Mirella nel 1989. Mirella per me è stata una vera amica. E quando certe giornate, mi trovavo distrutta da certi problemi, è successo che lei telefonava a casa mia e mi diceva che nella preghiera, aveva visto il mio cuore sofferente.
Così successe in una giornata del mese di febbraio 1999. Chiamandomi,  le dissi che da qualche giorno avevo avuto notizie dalla Svizzera, in cui la moglie dell’ unico mio fratello doveva essere operata al seno per un tumore. E questa notizia, mi aveva distrutta fisicamente, anche perché era molto lontano e non potevo dare aiuto sia a lei che alla sua famiglia.

 

Ma Dio volle che io in una telefonata con mia cognata, riuscissi a metterla in contatto, prima con Dio perché non pregava più e poi le diedi il numero telefonico di Mirella. Che telefonò tempestivamente e divennero infatti molto amiche. E dall’operazione fino alla chemioterapia mi diceva che Mirella le era sempre vicina e che l’aiutava. E i dottori stessi, erano stupefatti da come andava bene l’esito, infatti all’ultimo esame non c’erano tracce di tumore.
La seconda esperienza risale al 09/10/1999. Mio figlio maggiore Salvatore, 13 anni, all’improvviso manifestò un problema all’intestino che ci mise paura, perché c’era molto sangue nelle feci. Chiamato il dottore specialista in gastroenterologia, mi ordinò di fare degli esami specifici all’intestino. Ma lui, già aveva sospettato una colite ulcerosa.
Il giorno 25 ottobre 1999 mi presentai con mio figlio all’ospedale di Scorrano. Lo stesso dottore che venne a casa gli fece la colonscopia, poi prese un pezzettino di intestino per fare l’esame istologico, mi vennero le paure che mi facevano pensare ai mali più brutti esistenti. E per i quindici giorni che ho dovuto aspettare l’esito dell’esame istologico entrai in una crisi depressiva, non accettando quella malattia di mio figlio.

 

L’ultima sera, prima del giorno 10/11/1999 che dovevo ritirare l’esame istologico, chiamai Mirella di venirmi in aiuto e sapevo che veniva perché me l’aveva detto lei stessa quando era in vita che se la chiamavo con la preghiera e la tenevo nel mio cuore lei era presente. La notte feci un sogno bellissimo, come se mi trovassi in paradiso. Questo sogno era rappresentato da un immenso prato con fiori bellissimi e colori mai visti su questa terra. Poi sentii un profumo meraviglioso, mai sentito prima e Mirella stessa mi disse che quando sento questo profumo mi è vicina. Così la mattina quando mi svegliai mi sentii molto serena e tranquilla.
Poi lo stesso giorno il 10/11/1999 ritirai l’esame e, grazie a Dio, non risultò niente di quei mali che la paura mi aveva fatto pensare, ma era solo un’infiammazione dell’intestino.